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AUTORE: Rosario Russo
TITOLO: Quattordici spine
EDITORE: Algra
GENERE: Racconti – Gialli
TRAMA
Acireale, Sicilia. Un efferato delitto sconvolge l’abulica routine quotidiana: Don Mario Spina, canonico della basilica di San Pietro, viene ritrovato senza vita all’interno della sacrestia, ucciso con decine di colpi d’arma da taglio. Inoltre, da un’antica credenza sono state trafugate le spoglie del maggiore artista locale, Paolo Vasta. L’ispettore di polizia Luigi Traversa, da poco arrivato dal Veneto, si ritrova a indagare su un delitto a tratti inspiegabile. Chi è stato a compiere quell’orrendo crimine? E quale misterioso passato nasconde il poliziotto, giunto all’improvviso in città? Quattordici giorni serviranno a Traversa per risolvere il caso, togliendo una spina alla volta da quel pericoloso fico d’India tutto siciliano che, una volta ripulito, mostrerà all’ispettore la terrificante verità.
RECENSIONI
Sicilia, Acireale. L’ispettore Luigi Traversa ha da poco preso servizio in quella che sembra una cittadina tranquilla, se non addirittura monotona.
In realtà, l’ispettore non si trova ad Acireale per scelta. La sua è stata una vera e propria fuga. La speranza è che tutti quei chilometri che lo separano dal suo passato siano sufficienti a fargli dimenticare gli errori commessi e quella notte maledetta in cui la sua vita è cambiata per sempre, travolgendo ogni cosa: la carriera, la dignità, l’amore, i sacrifici fatti per poter indossare quella divisa.
Acireale, però, ben presto si rivela tutt’altro che monotona. Una mattina di Maggio, il parroco viene trovato morto e coperto di lividi. L’impressione di tutti è quella di una rapina andata male.
L’ispettore Traversa però capisce subito che sotto deve esserci qualcosa di diverso, qualcosa di molto più importante.
Un’immaginetta sacra stretta nelle mani del morto, la sparizione delle reliquie di un artista locale e di un’agendina del religioso sono solo alcune delle stranezze di questo omicidio.
Iniziano così le indagini. Nel frattempo, la tranquilla cittadina siciliana viene scossa da altri due omicidi. Grazie ad un testimone che si trovava al posto giusto al momento giusto e a qualche intuizione, sembra però che il caso possa essere risolto in breve tempo. Il responsabile di tutti questi delitti viene individuato e arrestato. Si tratta di un insospettabile, un uomo di cultura, in vista e stimato da tutti.
Ci sono delle prove a suo carico, non ha un alibi e anzi ha addirittura un movente. E anche se in sede di interrogatorio continua a sostenere la sua innocenza, per tutti ormai è lui il colpevole. La stampa lo riveste di fango.
L’ispettore Traversa, però, non ci sta. È convinto che quell’uomo sia del tutto estraneo e per dimostrarlo cerca di fare di tutto. Anche se questo gli costa parecchi nemici, se significa portare alla luce il suo passato oscuro, se causa l’ira dei suoi superiori e l’indagine viene affidata ad altri.
Ma nonostante tutto, pezzo per pezzo l’ispettore ricompone il puzzle fino ad arrivare alla verità.
Il problema è che la soluzione di quella serie di misteri è ben peggiore di quanto lui e i suoi colleghi possano immaginare. L’unico modo per chiudere il cerchio è un’altra morte, questa volta quasi scontata e forse, dai più giustizialisti, addirittura auspicata.
Sullo sfondo di una Sicilia meravigliosa anche se piena di spine, Rosario Russo da il via ad una serie che vede come protagonista l’ispettore Traversa.
Non si tratta del classico ispettore infallibile. Anzi, il passato di questo nuovo protagonista non è affatto immacolato, il suo armadio contiene uno scheletro così grande da fargli vacillare la terra sotto i piedi e da costringerlo a lenire il dolore e il senso di colpa con l’alcol e con qualche amore tanto passionale quanto fugace.
Eppure, il nostro protagonista ha una enorme qualità: nonostante tutto, è un uomo onesto e ama il suo lavoro.
Tra pranzi degni della migliore tradizione siciliana, scenari da favola, omicidi inspiegabili e amare verità, Rosario Russo ci dona una storia avvincente e un’immagine della Sicilia molto lontana dagli stereotipi che forse più di ogni altra cosa avvelenano quella terra.
La soluzione del mistero è dolorosamente realistica, ma la strada percorsa per trovarla è così affascinante da far venire voglia al lettore di accompagnare al più presto l’ispettore Traversa nella sua prossima indagine.
[©Antonella Venturi]