AUTORE: Silvana Campese
TITOLO: Parthenope Inferno Celeste
EDITORE: Phoenix
GENERE: Narrativa
TRAMA
Attraverso vite, vicissitudini, passaggi epocali e molteplici eventi, anche naturali come il terremoto del 1980, e seguendo le esperienze umane dei numerosi personaggi di primo e secondo piano, l’autrice ha ricostruito un quadro storico-politico dell’epoca in cui si svolgono i fatti. L’autrice non ricostruisce l’iter familiare cronologicamente, ma utilizza la memoria e le narrazioni delle protagoniste, dapprima Carmela, poi la figlia Maria, che è la vera protagonista del romanzo, nonché le giovani nipoti Justine e la cugina che porta il nome della nonna. Cogliendo l’occasione per descrivere luoghi, abitudini, tradizioni, nonché, le caratteristiche di un popolo.
Mariuccia è Parthenope, ma lo sono in qualche modo anche Carmela, Justine, Angela, in quanto simbolo di ogni donna che fronteggia la realtà con le proprie forze. Parthenope, emblema femminile che affronta la vita. Parthenope/Neapolis dove l’eterna lotta tra forze positive e negative pervade le pagine dalla prima all’ultima. Questo libro è anche un lungo canto nostalgico per Napoli. Città che per l’autrice è una ‘cartina di tornasole’, può fungere cioè da barometro, darci il segno, la premonizione del bene e del male, talvolta la prova tangibile, innegabile, di qualcosa che sta per essere o accadere anche altrove, ovunque, nel mondo.
RECENSIONI
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