AUTORE: Isabel Allende
TITOLO: Lungo petalo di mare
TRADUTTORE: Elena Liverani
EDITORE: Feltrinelli
GENERE: Storia
TRAMA – Lungo petalo di mare
Nell’agosto 1939 Pablo Neruda organizzò quello che poi ha definito il “suo poema più bello”: il Winnipeg, una nave che ha portato in Cile 2200 rifugiati spagnoli che fuggivano dalle rappresaglie franchiste.
A settant’anni dall’approdo a Santiago del Cile del Winnipeg, la nave equipaggiata da Neruda per mettere in salvo più di duemila esuli della Guerra civile spagnola, la voce narrativa di Isabel Allende ci accompagna in Spagna, durante l’ultimo periodo del conflitto, ci porta in fuga nei Paesi Baschi e in Francia, e da lì in Cile, per raccontarci cinquant’anni di storia del suo paese natale.
E insieme a quella dei protagonisti, esuli catalani, la pianista Roser e il medico Víctor, ripercorre l’esistenza di personaggi quali Neruda e Allende, comparse d’eccezione in un libro che fonde la storia con l’immaginazione del possibile, secondo quella formula già sperimentata con cui solo Isabel Allende sa restituire un affresco indimenticabile di solidarietà, di integrazione, di resistenza.
Lungo petalo di mare
FRASI
Poesia è quel che rimane nella testa e non si dimentica.
Isabel Allende, Lungo petalo di mare
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E così, quel basco allegro e coraggioso, che aveva visto tanta morte e sofferenza, tanta violenza e malvagità, scoppiò in un pianto sommesso con il volto nascosto tra i capelli della donna, il cui odore non avrebbe mai dimenticato.
Isabel Allende, Lungo petalo di mare
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Non cresce nulla nella penombra dei segreti, l’amore ha bisogno di luce e di spazio per espandersi.
Isabel Allende, Lungo petalo di mare
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Gli eventi più importanti, quelli che determinano il nostro destino, sfuggono quasi sempre al nostro controllo.
Isabel Allende, Lungo petalo di mare
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La mia vita è stata una serie di navigazioni, sono andato da una parte all’altra di questa terra. Sono stato uno straniero senza sapere che avevo radici profonde…
Isabel Allende, Lungo petalo di mare
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Qualsiasi separazione, per breve che fosse, scatenava in loro un sentimento di angoscia; era come sfidare la sorte e poteva implicare non rivedersi mai più. La legge naturale che regola l’universo è l’entropia, tutto tende al disordine, a frammentarsi, a sparpagliarsi, la gente si perde […], i sentimenti sbiadiscono e l’oblio si insinua nelle vite come foschia. Ci vuole una volontà eroica per mantenere tutto al proprio posto. “Sono presagi da esuli”, diceva Roser. “Sono presagi da innamorati”, la correggeva Victor.
Lungo petalo di mare
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