AUTORE: Lorenza Gentile
TITOLO: Le piccole libertà
EDITORE: Feltrinelli
DATA USCITA: 13/05/2021
GENERE: Narrativa
TRAMA – Le piccole libertà
Oliva ha trent’anni, una passione segreta per gli snack orientali e l’abitudine di imitare Rossella O’Hara quando è certa di non essere vista. Di lei gli altri sanno solo che ha un lavoro precario, abita con i genitori e sta per sposare Bernardo, il sogno di ogni madre. Nessuno immagina che soffra di insonnia e di tachicardia, e che a volte senta dentro un vuoto incolmabile.
Fa parte della vita, le assicura la psicologa, e d’altronde la vita è come il mare: basta imparare a tenersi in equilibrio sulla tavola da surf.
Ma ecco arrivare l’onda anomala che rischia di travolgerla. Dopo anni di silenzio, la carismatica ed eccentrica zia Vivienne – che le ha trasmesso l’amore per il teatro e la pâtisserie – le invia un biglietto per Parigi, dove la aspetta per questioni urgenti.
Oliva decide di partire senza immaginare che Vivienne non si presenterà all’appuntamento e che mettersi sulle sue tracce significherà essere accolta dalla sgangherata comunità bohémienne che fa base in una delle più famose librerie parigine, Shakespeare and Company. Unica regola: aiutare un po’ tra gli scaffali e leggere un libro al giorno.
Mentre la zia continua a negarsi, Oliva capisce che può esserci un modo di stare al mondo molto diverso da quello a cui è abituata, più complicato ma anche più semplice, dove è possibile inseguire un sogno o un fenicottero, o bere vino sulla Senna con un clochard filosofo.
Dove si abbraccia la vita invece di tenersene a distanza, anche quando fa male. E allora, continuare a cercare l’inafferrabile Vivienne o cedere al proprio senso del dovere e tornare a casa? E soprattutto: restare fedele a ciò che gli altri si aspettano da lei o a se stessa?
Quando tante piccole libertà finiscono per farne una grande, rinunciarci diventa quasi impossibile.
Le piccole libertà
FRASI
“Ricordate,” dice infine, “che il segreto della felicità è avere sempre due bicchieri di vantaggio sul mondo reale e uno di svantaggio su ogni ubriaco che incontrate.”
Lorenza Gentile, Le piccole libertà
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Forse dimentichi che la ragione per mettersi in viaggio, Victor, non è arrivare. Ma partire.
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Di tanto in tanto è buona abitudine lasciarsi indietro tutto, per vedere il mondo con occhi nuovi, tornare a casa migliori,” aveva detto la zia mentre, sedute una di fronte all’altra sul treno, costeggiavamo il mare.
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Quando stai bene non lo puoi ignorare, la felicità emerge come un tappo di sughero nell’acqua. Trapela dagli occhi, dai pori della pelle. Se sai come essere felice, come fai a rinunciarci? Niente è così importante da costringerti a farlo. Ed è giusto essere felici, perché solo così si può essere utili al mondo.
Lorenza Gentile, Le piccole libertà
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“Ci sono tante piccole libertà che ci cambiano per sempre, Oliva,” mi dice poi, guardandomi con dolcezza.” Perché tante piccole libertà ne fanno una grande.
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Milano per me è avvolta da un’aura quasi mitologica, è il posto dove la gente diventa famosa: com’è possibile non perdersi nei suoi meandri grigi e trafficati? Perdersi fa bene, secondo la zia, aiuta a guardare le cose con occhi nuovi.
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“Hai presente i colombi viaggiatori? ” continua lui. “Tutti pensano che venivano spediti in avanscoperta in luoghi sconosciuti a recapitare messaggi. In realtà, succedeva l’opposto.”
“Cioè?”
“Venivano cresciuti in un luogo e poi portati via. Quando il padrone voleva mandare un messaggio al loro luogo d’origine, ne liberava uno. Il colombo trovava istintivamente la strada del ritorno.”
” Che cosa vuoi dire?”
” Sembra che partano, in realtà tornano a casa.”
Lorenza Gentile, Le piccole libertà
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Quando si smettere di credere che ci manchi qualcosa, di colpo siamo completi.
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Se esiste un campo elettrico del cuore e noi siamo in grado di captarlo e nessuno riesce a captare il mio è perché l’ho seppellito troppo in profondità sotto la sabbia?
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Se la vita è davvero come l’oceano, questa è un ‘onda anomala, mi trovo in bilico sopra una tavola che sembra andare per conto suo e la tutina è così attillata che non so se riuscirò mai a sfilarmela.
Lorenza Gentile, Le piccole libertà
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L’autorità ti porta a pensare che ci sia solo un modo di vedere le cose, ma non c’è mai solo un modo, un modo giusto. Dove c’è potere nascono l’imitazione del potere e la liberazione dal potere.
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“Svegliati presto,” diceva, “la vita è breve, rendi ogni giorno degno di essere vissuto. Inventati delle cose da fare!”
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“Quindi, tu sei in grado di cucinare cose così?”
“Più o meno.”
“E com’è?”
Com’è? Il mondo si ferma, il tempo cambia forma, si dilata, si raggomitola. L’impasto è un manto di velluto in cui mi voglio avvolgere. Trasformo la materia come un alchimista. Come faccio a dirgli, senza sembrare ridicola, che stare in cucina mi emoziona?”
Lorenza Gentile, Le piccole libertà
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Abbiamo davvero, anche noi, un organo segreto che ci permette di percepire l’elettricità del cuore degli altri, gli stati d’animo nascosti sotto la sabbia?
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Per settimane, mesi, anni, per tutta la vita aveva aspettato che succedesse qualcosa, qualcosa che non avesse niente a che fare con lui e che alterasse la sua vita per sempre. È la prima volta che sento pronunciare da qualcun altro un pensiero che conosco così bene. Quante domeniche ho speso ad aspettare, sperare, pregare che il telefono suonasse e che qualcuno, non importa chi, chiamasse con una notizia che mi avrebbe cambiato la vita?
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Avere una passione ti fa sentire vivo, ti dà una ragione per stare al mondo, è una risorsa cui puoi attingere sempre.
Lorenza Gentile, Le piccole libertà
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“Hai diritto di tradire le aspettative.” […] “Le aspettative appartengono agli altri, non a te. Sei libera di essere ciò che credi. Devi smettere di fare quello che gli altri credono giusto per te, se ti fa stare male. Solo tu puoi sapere per cosa sei fatta, e una volta che l’hai scoperto dovrai insegnarglielo.”
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C’è così tanto che ancora non ti ho trasmesso. Tante cose che mi sarebbe piaciuto insegnarti: accorgerti di un tramonto che sbuca tra i tetti delle case, il rispetto per chi ha sbagliato, cavalcare l’energia inspiegabile che chiamiamo ispirazione, fare per gli altri quello che nessuno ha mai fatto per noi, prenderti le tue piccole libertà.
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Se non hai niente di stravagante, è perché non sei sincero. Che peccato vedere tutte queste persone recitare una parte! Voler far credere di essere normali, senza un difetto, gli uni uguali agli altri. Come se esistesse la “normalità”. Mi pare una tale perdita di tempo, un tale spreco della potenzialità della vita. Come se potessimo calcare questo palcoscenico in eterno e ci fosse data sempre una seconda opportunità. Ora te lo posso garantire, non è così.
Lorenza Gentile, Le piccole libertà
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“Oppure di destini ne esistono tanti e dipende da noi” […] “Il destino cui andiamo incontro se ascoltiamo noi stessi, oppure se cerchiamo di soddisfare le aspettative degli altri, se scappiamo da
qualcosa, se rimaniamo passivi…”
“…molti di noi vivono vite che non sono la loro. Cerchiamo di essere la versione perfetta di noi stessi. In questo caso, il nostro destino quale potrà mai essere, se non quello di qualcun altro?”
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Quando ci si sente persi, basta cercare il sublime della natura per ritrovare un centramento, una ragione per stare al mondo. La natura dentro di sé, ha già tutto. Noi siamo natura. Noi siamo completi senza saperlo.
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Mi si è creato dentro un vuoto: oltre che incompleta, forse mi fa sentire anche leggera. Capisco che la felicità non ha a che fare con l’ottenere, ma col perdere.
Lorenza Gentile, Le piccole libertà
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Quello che voglio dirti è che abbiamo la possibilità di morire e rinascere in vita, tante volte quante vogliamo. Spesso ci capita di farlo senza neanche accorgercene: un grande dolore ci uccide e quando torniamo a vivere siamo persone diverse. Siamo persone altre. Ma se nessuno intorno a noi è disposto ad accettarlo, se nemmeno noi vogliamo questo cambiamento, ecco che lo soffochiamo e teniamo in vita una forma morta di noi. Ognuno di questi passaggi, invece, ognuna di queste rinascite, ci renderebbe più saggi, più umani.
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E se io non volessi ottenere niente? Chi te lo dice che andare avanti sia l’unico modo possibile? Se si arrivasse più in profondità muovendosi lateralmente? Forse, è l’accumulo di esperienze diverse a farti arrivare più lontano.
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A volte per trovare la soluzione basta capovolgere il quadro…
Lorenza Gentile, Le piccole libertà
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…Fino a che punto è stupido ostinarsi?”
Rimaniamo in silenzio. Già, fino a che punto?
“Una volta ho cercato il termine sul dizionario”, dice. “L’ostinazione è intesa sia come irrigidimento caparbio, sia come perseveranza in ciò che è bene”
Il punto è: come si fa a sapere ciò che è bene?
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…ho aspettato, forse, per sapere cosa si è crepato in me e se dalle crepe entrerà la luce.
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Essere sinceri è l’unico modo di essere.
Lorenza Gentile, Le piccole libertà
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E ora, cosa devo fare? Domanderei infine.
Solo gli stupidi dispensano consigli, […]. Se proprio sei in dubbio, chiedi ai libri.
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