AUTORE: Aurelia Rossi
TITOLO: La vicina gentile
EDITORE: Il Rio
GENERE: Narrativa
TRAMA
Arianna, donna di mezza età, vive con il padre in un piccolo condominio di provincia. La sua vita tranquilla è sconvolta dall’arrivo di una coppia nell’appartamento vicino. Presa dalla curiosità, riesce a entrare nell’intimità dei nuovi arrivati in punta di piedi, scoprendone i segreti ma anche rimanendone soggiogata. Anche gli altri condomini subiscono lo strano fascino della nuova coppia che, portando con sé un soffio di energia, finisce però per riaccendere vecchie gelosie e rivalità sopite da tempo.
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RECENSIONI
La vicina gentile è Arianna Ravasi, ha più di cinquant’anni; è ormai in pensione, dopo un passato da bidella; vive col padre, a cui si dedica amorevolmente. Le piace poter essere utile al prossimo, rendersi disponibile ed essere gentile, perciò spesso, tra le sue faccende, inserisce qualche commissione per il resto degli abitanti del condominio. Ed è qui che l’esistenza di Arianna nasce e muore, nessuna relazione sentimentale, nessuna amicizia che risieda al di fuori di quel portone. Tutto è piatto, grigio, spento. Fino a quando l’appartamento di fronte al suo verrà occupato dai coniugi Torelli. Arianna sentirà una strana attrazione verso quella coppia e, col suo modo pronto e compito, riuscirà ad entrare sobriamente in quella realtà, che le offre un momento di svago dalla sua. Coglierà debolezze e fragilità di quella strana coppia che, nonostante la riservatezza, solleverà qualche pettegolezzo all’interno del palazzo.
Si sentirà discretamente attratta da Fulvio, che cercherà in lei conforto e sollievo dalla vita coniugale che sembra essersi spenta; e desidererà entrare più in confidenza con Wanda, che la terrà sempre a debita distanza, ma che troverà in Gina, anziana residente al piano di sotto, un’alleata, “un’anima gemella” capace di dare spessore alle sue fantasie, permettendole di superarle.
Ma sia Wanda che Fulvio metteranno Arianna di fronte a ciò effettivamente è: una donna giunonica, robusta, non di bell’aspetto, profondamente buona, dedita e devota… ma nient’altro. Si sentirà come una fonte a cui tutti attingono svuotandola pian piano. E lei li lascerà fare, perché è il suo modo di sentirsi viva, presente a sé stessa.
L’autrice, psicoterapeuta, dà vita a questo condominio, al cui interno diverse personalità si intrecciano tessendo una trama che solo all’apparenza può essere definita statica, inalterata. Ma che sarà solcata dal lungo filo dell’introspezione che porterà a galla tradimenti, segreti e fantasie taciute.
La personalità di Arianna lascia al lettore un retrogusto amaro, per quest’anima fondamentalmente triste, che continua a dare senza ricevere mai nulla in cambio e soprattutto senza mai “ribellarsi” a quello che è lo stato delle cose.
[©Martina Caruso]