AUTORE: Lorenzo Marone
TITOLO: La tentazione di essere felici
EDITORE: Longanesi
DATA USCITA: 08/01/2015
GENERE: Narrativa
TRAMA – La tentazione di essere felici
Cesare Annunziata potrebbe essere definito senza troppi giri di parole un vecchio e cinico rompiscatole. Settantasette anni, vedovo da cinque e con due figli, Cesare è un uomo che ha deciso di fregarsene degli altri e dei molti sogni cui ha chiuso la porta in faccia. Con la vita intrattiene pochi bilanci, perlopiù improntati a una feroce ironia, forse per il timore che non tornino.
Una vita che potrebbe scorrere così per la sua china, fino al suo prevedibile e universale esito, tra un bicchiere di vino con Marino, il vecchietto nevrotico del secondo piano, le poche chiacchiere scambiate malvolentieri con Eleonora, la gattara del condominio, e i guizzi di passione carnale con Rossana, la matura infermiera che arrotonda le entrate con attenzioni a pagamento per i vedovi del quartiere.
Ma un giorno, nel condominio, arriva la giovane ed enigmatica Emma, sposata a un losco individuo che così poco le somiglia. Cesare capisce subito che in quella coppia c’è qualcosa che non va, e non vorrebbe certo impicciarsi, se non fosse per la muta richiesta d’aiuto negli occhi tristi di Emma…
I segreti che Cesare scoprirà sulla sua vicina di casa, ma soprattutto su se stesso, sono la scintillante materia di questo formidabile romanzo, capace di disegnare un personaggio in cui convivono, con felice paradosso, il più feroce cinismo e la più profonda umanità.
La tentazione di essere felici
FRASI
L’esperienza serve proprio a non commettere le stesse idiozie per una vita intera. Io non ho imparato nulla dal passato e continuo imperterrito ad agire d’istinto
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Ci sono due modi di affrontare le cose, con disperazione o con ironia, e nessuna delle due cambia le carte in tavola. Il risultato finale non spetta a noi deciderlo, ma come trascorrere gli ultimi cinque minuti di recupero sì.
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Alla mia età non ho ancora imparato a gestire l’ansia. In realtà sono molte le cose che non ho imparato e che nessuno mi ha mai spiegato. Ci insegnano le equazioni, Il cinque maggio a memoria, i nomi dei sette re di Roma, e nessuno ci chiarisce come affrontare le paure, in che modo accettare le delusioni, dove trovare il coraggio per sostenere un dolore.
Lorenzo Marone, La tentazione di essere felici
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Chi si lamenta della vecchiaia è un demente. […] Perchè l’alternativa è una sola e non mi sembra auspicabile.
[…] La cosa più preziosa che si conquista grazie alla vecchiaia è il rispetto.
[…] Il rispetto è un’arma che permette all’uomo di raggiungere una meta per molti inarrivabile, fare della propria vita ciò che si vuole.
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…ho capito che per la mia salute è meglio non ascoltare i problemi di famiglia. Tanto poi non te li fanno risolvere.
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Ci si abitua alla solitudine e si dimentica di come la notte faccia meno paura se c’è qualcuno che ti respira accanto.
Lorenzo Marone, La tentazione di essere felici
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Mi piacerebbe soccorrerti, aiutarti e salvarti […] solo che temo di non esserne capace. Non mi è bastata una vita per imparare a porgere la mano senza tremare.
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Ci si abitua anche ai silenzi […]
e alla fine si conversa con loro.
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…se desideri qualcosa, l’attesa si trasforma in speranza e rende il tempo degno di essere vissuto.
Lorenzo Marone, La tentazione di essere felici
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…se sbagli semina, non puoi aspettarti chissà quale raccolto.
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Le persone che fanno felici gli altri meriterebbero gratitudine e rispetto.
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Certe volte penso che se nasci in un certo modo, non puoi morire in un altro. Ti illudi per una vita di aver cambiato direzione, salvo poi accorgerti che alla fine la scorciatoia ti ha riportato sulla via dalla quale provieni.
Lorenzo Marone, La tentazione di essere felici
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Non c’è un solo modo per affrontare la solitudine, c’è chi si rinchiude in casa, chi si affeziona troppo gli animali, chi infine, impara a conversare col silenzio.
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«E, comunque, ci si abitua a tutto nella vita, no?»
[…] Non ci si abitua, si rinuncia a cambiare le cose.
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…l’amore non corrisposto, un’invenzione inutile, a pensarci. Ci sono tante persone sole al mondo che potrebbero incontrarsi, essere felici, fare figli, tradirsi e poi lasciarsi, invece molti perdono il tempo a inseguire chi a stento si accorge della loro esistenza.
Lorenzo Marone, La tentazione di essere felici
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Le cose che custodiamo con passione non muoiono mai
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…vivere nella paura costante di un pericolo non serve a scongiurarlo, ma solo a gettare via un altro giorno della propria esistenza.
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Quando il dolore altrui si avvicina troppo, cominci anche tu ad avvertire una fitta.
Lorenzo Marone, La tentazione di essere felici
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…è una delle tante persone che per vivere chiede scusa, come se la sua esistenza potesse infastidire qualcuno.
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Eravamo felici, eppure, non so perché, non ci baciammo mai, forse convinti che l’avremmo potuto fare da un momento all’altro, o forse desiderosi di prolungare la piacevole attesa. In fin dei conti stavamo assaporando la fase migliore di una relazione, quando basta sfiorare la pelle dell’altro per sentire il cuore palpitare.
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… non smettere di desiderare una vita diversa, di continuare a rincorrere i sogni, non scendere alla prima fermata, anche se sembra la più comoda.
Lorenzo Marone, La tentazione di essere felici
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Si crede di non aver bisogno di nessuno finché ci si accorge di non avere più nessuno. E quando succede, è un bel casino.
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Solo di poche persone c’è concesso osservare la gioia, la disperazione, la rabbia, la sofferenza, il godimento o l’euforia dipinti sul viso, per tutti gli altri bisogna accontentarsi dell’unica maschera a noi visibile.
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Certo, le cose interessanti di una persona sono tutte all’esterno, dentro trovi solo viscere, sangue e rimpianti. Nulla di molto attraente.
Lorenzo Marone, La tentazione di essere felici
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Te lo devono insegnare da bambino ad abbracciare, altrimenti dopo è tutto maledettamente più complicato.
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Allora è vero che a un certo punto dell’esistenza si fa pace con i genitori. Credo che avvenga quando continuare a masticare rabbia è più faticoso che posarci una pietra sopra.
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La verità è che non si può essere sempre scorbutici e antipatici, altrimenti gli altri iniziano a crederti.
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Lorenzo Marone, La tentazione di essere felici
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La vita non è stata gentile con lui, eppure […] ha continuato a non toglierle il saluto. Ho allora capito che non esistono persone più coraggiose di altre, c’è solo chi affronta il dolore quando deve essere affrontato.
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Quello che siamo svanisce col corpo, quello che siamo stati, invece, rimane custodito nei nostri cari.
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Il sospetto è l’ultimo tassello della lacerazione di un rapporto; quando giunge, molto è stato già perso.
Lorenzo Marone, La tentazione di essere felici
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Fino a che non vivi in prima persona un dolore, non lo puoi capire. Eppure quanta gente usa impropriamente le parole «ti capisco». Non capisci proprio un tubo, bello mio, così bisognerebbe rispondere.
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Un bambino che cresce senza uno dei due genitori sarà forse un adulto incompleto e insicuro, ma chi cresce nell’odio e nella violenza non saprà mai amare. E non c’è torto peggiore che un genitore possa fare.
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Non sono i legami di sangue a creare l’intimità, è la convivenza. Anche una madre, con il tempo e la lontananza, diventa un po’ più estranea.
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Mi piace chi combatte ogni giorno per essere felice.
Lorenzo Marone, La tentazione di essere felici
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