“La casa dell’uva fragola” – Pier Vittorio Buffa

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AUTORE: Pier Vittorio Buffa
TITOLO: La casa dell’uva fragola
EDITORE: Piemme
DATA USCITA: 28/02/2023
GENERE: Saghe

TRAMA

La casa dell’uva fragola

Tra Varese e il lago Maggiore, a Castello Cabiaglio, che una volta si chiamava soltanto Cabiaglio, c’è un grande portone verde, il portone della Casa dell’uva fragola. Ernesta, Francesca ed Ezechiella sono le donne che hanno vissuto nelle sue stanze e nel suo giardino. Quadri, mobili, fiori, alberi raccontano le loro storie.

Quella di Francesca innamorata di un uomo che è stato al fianco di Garibaldi. Quella di Ezechiella che sposa Giovanni per amore, anche se forse non lo ha mai confessato nemmeno a se stessa, mette al mondo sette figli e guarda Ernesto, il suo primogenito, partire volontario per la Grande Guerra.

E, prima di tutte, Ernesta, forte e volitiva, che nella casa ha lasciato un’impronta che durerà nei secoli. La Casa dell’uva fragola, dove tutto sembra iniziare e tutto finire, ha molto da narrare e molte nuove vite da veder sbocciare. Per salvare quella dimora e i tanti ricordi che contiene, si sarà disposti a tutto.

Pier Vittorio Buffa racconta la storia di una famiglia tra le guerre d’Indipendenza e la Seconda guerra mondiale, con intensità e precisione. Da un lato la vita al fronte, vista con lo sguardo disincantato di chi di guerra ha già scritto e studiato tanto, dall’altro la lunga attesa di chi resta a casa, scruta la porta aspettando notizie, trema per l’arrivo del postino.

Di chi ha, comunque, un disperato bisogno di amore. Poi le feste e la mondanità, le nascite e i matrimoni che si alternano a scelte decisive e coraggiose, a momenti drammatici che segneranno per sempre la famiglia. Mentre la pianta dell’uva fragola è sempre lì, con la sua vitalità, i suoi colori, i suoi profumi.


BIOGRAFIA

Pier Vittorio Buffa (Roma, 3 agosto 1952) è un giornalista e scrittore italiano.

Dopo aver lavorato al Messaggero, a Panorama e al Secolo XIX nel 1975 entra al settimanale L’Espresso. Nel 1982 è stato arrestato, e poi assolto, per aver opposto il segreto professionale al pubblico ministero che gli chiedeva le fonti dell’articolo Il rullo confessore,in cui denunciava le torture inflitte ai brigatisti arrestati dopo il sequestro Dozier.

Nel 1984 scrive, insieme a Franco Giustolisi, Al di là di quelle mura, resoconto di un lungo viaggio nelle carceri italiane. Nel 1988, sempre con Franco Giustolisi, pubblica, per Mondadori, Mara, Renato e io, la storia dei fondatori delle Brigate Rosse raccontata in prima persona da Alberto Franceschini.


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