“L’estate che sciolse ogni cosa” – Tiffany McDaniel

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AUTORE: Tiffany McDaniel
TITOLO: L’estate che sciolse ogni cosa
TRADUTTORE: Lucia Olivieri
EDITORE: Blu Atlantide
DATA USCITA: 15/07/2020
GENERE: Narrativa

TRAMA – L’estate che sciolse ogni cosa

Ci sono estati che ti entrano sotto la pelle come ricordi eterni. Per il giovane Fielding Bliss quell’estate è il 1984, l’estate che cambierà per sempre la sua esistenza e quella di tutti gli abitanti di Breathed, Ohio.

Qui, in una giornata dal caldo torrido, il diavolo arriva rispondendo all’invito pubblicato sul giornale locale da Autopsy Bliss, integerrimo avvocato convinto di saper distinguere il bene dal male, e padre di Fielding. Nessuno in paese si sarebbe mai aspettato che Satana avrebbe risposto.

E tantomeno che si sarebbe palesato come un tredicenne dalla pelle nera e dalle iridi verdi come foglie, eppure quel ragazzo uscito dal nulla sostiene davvero di essere il diavolo. A incontrarlo per primo è Fielding, che lo porta con sé a casa.

I suoi genitori subito pensano che il giovane, che sceglierà di farsi chiamare Sal, sia scappato dalla propria famiglia, eppure le ricerche non portano a nulla, e in lui sembra esserci veramente qualcosa di impenetrabile e misterioso.

Qualcosa che gli abitanti di Breathed non capiscono e li farà persuadere che quel ragazzo dalle lunghe cicatrici sulle spalle sia realmente quello che dice di essere: il diavolo.

Intanto, un’afa incredibile scioglie i gelati e i pensieri e confonde i rapporti e le certezze, il senso del bene e del male, dell’amore e della sofferenza, della fiducia reciproca e della paura. Lirico, struggente, sorprendente e davvero unico nel panorama contemporaneo, L’estate che sciolse ogni cosa è un romanzo di una bellezza folgorante che segna l’esordio di una nuova, grande voce letteraria.

L’estate che sciolse ogni cosa


FRASI

Era un caldo che non scioglieva soltanto le cose tangibili, come i cubetti di ghiaccio, il cioccolato, i gelati. Ma anche l’intangibile. La paura, la fede, l’ira, e ogni collaudato modello di buon senso. Scioglieva l’esistenza della gente, gettandone il futuro in cima ad un mucchio di terra sulla pala del becchino.

Tiffany McDaniel, L’estate che sciolse ogni cosa

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É uno spreco di tempo vivere meglio quando non si ha nessuno di cui prendersi cura e nessuno che si prenda cura di noi.

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A volte questo mondo è peggio di uno steccato rosso nella neve. É impossibile nascondere chi si è davvero.

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Sperare significa cedere alla seduzione della leggenda secondo cui ci viene data una seconda possibilità nella vita.

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Come quel serpente, anche la folla si stava sollevando sulla coda e ci sibillava contro.

Tiffany McDaniel, L’estate che sciolse ogni cosa

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Quando la luce si offusca ecco che può affiorare la violenza.

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Continuava ad essere scossa dalle convulsioni e il brusco sussulto di ogni nuovo spasmo era come l’angolo di tutte le cose in cui andava a sbattere.

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La ragione non la rammento più. Me ne dimentico sempre, erano sempre minime come gocce, le ragioni.

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L’orgasmo è un prodigio di fiamme per i corpi che si muovono verso l’urto appassionato che trasforma i ragazzi in mariti e le ragazze in mogli.

Tiffany McDaniel, L’estate che sciolse ogni cosa

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Quel che teme una donna chiusa in casa non è il coltello. Ma che fuori esista qualcosa di più.

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Era immaginabile: ha compito facile il masso che continua a rotolare attraverso un campo di fiori se sono tutti voltati a guardare la distesa di steli travolti.

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Trasalì quando le lame diedero il primo taglio ed il primo nastro cadde con la lenta grazia delle cose che finiscono.

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Gocce, gocce, gocce. Lacrime e sudore, la rabbia si scioglieva davanti ai nostri occhi.

Tiffany McDaniel, L’estate che sciolse ogni cosa

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La lacrima di un fratello è capace di segnare un solco sulla pelle come il più affilato dei pugnali.

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Non ero ancora abbastanza saggio da sapere che Dio è ben più della Bibbia. Per mia disgrazia, e per disgrazia di Grand, a tredici anni ancora non mi era chiaro.

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Il dolore è la conoscenza più intima. Vive dentro di noi, nelle nostre viscere, toccando tutto ciò che fa di noi ciò che siamo. Reclama le nostre ossa, impera sui nostri muscoli, s’impenna davanti alla nostra forza e poi scompare.

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L’arte del dolore è nel suo tocco. Come pure il suo orrore.

Tiffany McDaniel, L’estate che sciolse ogni cosa

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Ogni amore conduce al cannibalismo. Ora lo so. Prima o poi i nostri cuori divideranno, se non l’oggetto del nostro affetto, noi stessi.

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Non c’è possibilità di fraintendimento tra noi. Abbiamo vissuto lo stesso naufragio. É solo che dovevamo ancora incontrarci e liberarci insieme dei rottami.

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La paura è l’ombra dell’ignoranza.

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Si sogna l’inverno quando l’estate si prende troppe libertà.

Tiffany McDaniel, L’estate che sciolse ogni cosa


RECENSIONI

Siamo nel 1984 nella cittadina di Breathed, in Ohio. Arriva una estate così calda come non si era mai vista prima, una di quelle estati in grado di sciogliere tutto: il tangibile e l’intangibile. Proprio in quella estate arriva in città un ragazzo di tredici anni di colore con degli occhi verdi molto belli e puri e con una tuta vecchia e sporca.

Il primo a fermarsi a parlare con quel ragazzo é Fielding Bliss, il figlio di Stella e Autopsy Bliss e fratello di Grand. Si incontrano, parlano ed é subito feeling. Quel ragazzo si chiama Sal e viene accolto dai Bliss come uno di famiglia. Nessuna diffidenza, nessun timore, nessuna paura…anche quando il ragazzo dichiara di essere il Diavolo e di essere stato invitato proprio da Autopsy Bliss.

Loro vedono solo un ragazzo. L’invito è partito dal capofamiglia Bliss, un pubblico Ministero che ad un certo punto sente bussare la coscienza e non può fare a meno di aprire. É attanagliato da una domanda: so davvero distinguere il bene dal male, so riconoscere davvero il male o sono fuorviato dai pregiudizi e preconcetti?

Quale miglior occasione allora di invitare il diavolo in persona e capirlo.
Non appena però é faccia a faccia con Sal lui sente solo affetto paterno.
Attorno a lui invece a crescere sono ben altri sentimenti…
Il resto della cittadina,in quella rovente estate dell’84, una cittadina piegata dal caldo ed incapace di pensare autobomamete, segue le prediche di Elohim e comincia a vedere in quel ragazzo di colore tutto il male che attorno o altrove non riesce a vedere.

Talvolta si ha bisogno di odiare qualcuno se non ci si riesce a vedere allonspecchio, anche inconsapevolmente.
Il giovane Sal é il male, il nemico, e va abbattuto.
Ci riusciranno?

In 27 capitoli la McDaniel ci conduce in alto e poi ci scaraventa in basso, negli inferi senza dar tregua al lettore. Con un lessico struggente e poetico e straordinario viene dipinto il male e lo si fa albergare ovunque, anche dove abbiamo paura di vedere.

Violenza domestica, omosessualità, razzismo, diffidenza, ignoranza, dolore e morte bruciano in quella calda estate e lasciano cenere pesante.
Voce narrante quella di Fielding, che narra la sua storia su due piani temporali: lui tredicenne e poi molto adulto.
Onestamente vorrei scrivere tanto, tantissimo, ma toglierei ogni curiosità al lettore e non voglio.

Io dico solo che é uno dei libri più belli mai letti.
Se vi é piaciuto Il buio oltre la siepe non fatevi scappare questo. Stupefacente ed indimenticabile.
Consigliatissimo.

[©Maria Elena Bianco]

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