AUTORE: Nicolas Barreau
TITOLO: Il tempo delle ciliegie
TRADUTTORE: Monica Pesetti
EDITORE: Feltrinelli
GENERE: Narrativa rosa
TRAMA – Il tempo delle ciliegie
È maggio a Parigi e i ciliegi sono in fiore. Un uomo si aggira solitario per Place de Furstenberg, nel cuore di Saint-Germain. È André Chabanais, editor di Éditions Opale e autore sotto pseudonimo di un romanzo d’amore di grande successo.
Ma l’amore che pervade il suo libro e l’intera città è lontanissimo per lui: la sua fidanzata Aurélie, proprietaria del ristorante Le Temps des cerises, è assente e distratta.
Tutto ha avuto inizio la sera di San Valentino, quando André ha presentato il suo romanzo nella libreria della bella Artémise Belfond e Aurélie ha ricevuto la notizia di aver ottenuto una stella Michelin. Doveva essere la loro grande serata, ma la gioia è durata poco, il tempo di scoprire che la stella Michelin era frutto di un errore.
Il vero vincitore è un altro: un ristorante omonimo di Vétheuil, poco distante da Giverny e dal celebre giardino di Monet. Aurélie lo apprende direttamente dall’arrogante proprietario e giura a se stessa di non volerlo mai incontrare. Ma l’orgoglio e la curiosità hanno la meglio: il proprietario si rivela un uomo colto e raffinato, che cucina come una divinità e possiede perfino un quadro di Monet. E André si ritrova stretto fra gli artigli della gelosia.
FRASI
Sono dell’opinione che non esista frase più inutile di “Te l’avevo detto”.
Un commento che non è di aiuto a nessuno e dimostra una cosa sola: presunzione. Le persone sagge lo eliminano dal proprio vocabolario, perché non migliora la situazione né permette di tornare indietro.
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“Nessuno si sente mai solo in una libreria”.
Capivo ciò che voleva dire. Quando non hai nessuno che si prende cura di te, allora anche i libri possono diventare dei veri amici. Premesso che ti piaccia leggere.”
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“A volte i miracoli accadono quando meno te lo aspetti. Non mi riferisco alle apparizioni della Madonna o ai fenomeni sovrannaturali.
Parlo di piccoli miracoli, quando due persone si incrociano per caso su un ponte, si guardano negli occhi e nasce qualcosa. O quando stai pensando a qualcuno e in quel preciso istante ti telefona. O quando, come me, alzi lo sguardo e scopri qualcosa che manda tutto a gambe all’aria.
Naturalmente potremmo discutere all’infinito se credere o meno alle coincidenze. Io non ci credo. Forse cerco solo di vedere una correlazione logica negli eventi della mia vita, perché non riesco ad accettare che non ci sia un senso. Le cose non capitano così, per puro caso.”
RECENSIONI
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