“Fiore di Neve e il ventaglio segreto” – Lisa See

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fiore di neve

AUTORE: Lisa See
TITOLO: Fiore di Neve e il ventaglio segreto
TRADUTTORE: Federica Oddera
EDITORE: TEA
GENERE: Narrativa ambientazione storica

TRAMA

Nella Cina del XIX secolo, quando mogli e figlie avevano i piedi bendati e vivevano in uno stato di isolamento quasi totale, le donne di una remota contea dell’Hunan ricorrevano a un codice segreto per comunicare tra loro e si scambiavano lettere tracciate a pennello sui ventagli o messaggi ricamati sui fazzoletti, e inventavano racconti, sfuggendo così alla propria reclusione per condividere speranze, sogni e conquiste.

E uno di quei ventagli porta ancora il segreto del tragico equivoco che ha amaramente segnato un legame lungo una vita, quello tra Giglio Bianco e Fiore di Neve, la sua laotong, l’amica del cuore. Ora, ottuagenaria e tormentata dai rimorsi, Giglio Bianco ripensa al proprio passato e a Fiore di Neve, scomparsa ormai da molti anni. Prima di morire desidera onorare l’amica raccontandone la storia, rivelando la verità…

FRASI

Rammento il giorno in cui l’intermediaria me l’ha consegnato (un ventaglio). Mi tremavano le dita mentre lo allargavo.

A quel tempo c’era solo una semplice ghirlanda di foglie a decorare il bordo superiore, e un unico messaggio stillava lungo la prima piega.

Allora non conoscevo molti caratteri del nu shu, e così fu mia zia a leggermi le parole “Ritengo che nella vostra casa viva una fanciulla di buon carattere, esperta nelle arti femminili. Lei e io siamo nate nel medesimo anno e nel medesimo giorno. Non potremmo essere la stessa una per l’altra?”.

Guardo le volute delicate di cui si compongono quelle righe, e vedo non solo la ragazza che era un tempo Fiore di Neve, ma anche la donna che sarebbe diventata: tenace, leale, aperta.
Sfioro con gli occhi le altre pieghe, e scorgo il nostro ottimismo, la gioia, l’ammirazione reciproca, le mutue promesse. Vedo la semplice ghirlanda diventare un elaborato intreccio di bucaneve e gigli, a simboleggiare la nostra vita insieme come una coppia di “laotong”, due vecchie se stesse.

Contemplo la luna che ci illumina dall’angolo superiore destro. Dovevamo essere due lunghi tralci dalle radici avvinghiate le une intorno alle altre, due alberi millenari, due anatre mandarine appaiate per la vita. Su una piega Fiore di Neve ha scritto “Ci vogliamo bene e non recideremo mai il nostro legame”


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