“Fin dove si scorge il mare” – Clemy Scognamiglio

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Fin dove finisce il mare

AUTORE: Clemy Scognamiglio
TITOLO: Fin dove si scorge il mare
EDITORE: Independently published 
DATA USCITA: 03/02/2024
GENERE: Romanzo storico

TRAMA – Fin dove si scorge il mare

Un romanzo storico neorealista incentrato sulla figura di due donne, madre e figlia, Immacolata e Filomena. Siamo nella seconda metà dell’800, nell’Italia appena unita, in uno dei tanti inverni della Storia.

Lo scenario di quegli anni è un intreccio visivo di un viaggio nel passato dove l’amore è un sentimento lieve, simile a un filo di seta, ma la sua forza è travolgente, anche contro la società, la tradizione e persino contro quello che, frettolosamente, definiamo “destino”. Perché l’ unica cosa che resta, alla fine della vita e del mondo, è la memoria struggente dei sogni: quel ”solo Infinito che ci tocca, e che si fa toccare, tenuto stretto in una notte di ciglia nerissime”.

FRASI

“La solitudine gli insegnò che esiste sempre un posto da cercare, uno dove tornare e sentirsi appagati.”

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“Quanto è sbagliato definire “forte” chi non piange? Ci sono creature che lo sanno, sanno pure come fare, ma di più sanno che, per certi dolori, piangere è insufficiente.”

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“Fu come uno strappo, qualcosa che, feroce, non le fece muovere un passo. Il sorriso di suo padre: fu quello che impedì alla paura di farsi terrore, le restò nel palmo per anni, proprio dove il calore della sua mano stava già svanendo.”

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“Che le storie incontrate, poi, sono così. Una manciata di polvere afferrata per caso, caduta dal vento che risale in alto, fin dove si scorge il mare.”


RECENSIONI

Protagoniste di questo libro sono Immacolata e Filomena. Madre e figlia, in uno scenario della seconda metà dell’800 del Meridione. La miseria, le incertezze, le rivoluzioni, in cui si sviluppano le loro storie personali e d’amore.
“Che le storie incontrate, poi, sono così. Una manciata di polvere afferrata per caso, caduta dal vento che risale in alto, fin dove si scorge il mare.”
L’amore tra Immacolata e Jacomo: intenso, vero, oltre ogni cosa e quello di Filomena e Francesco: un amore folle, che ha atteso anni perché “solo quello che non si fa per paura resta eterno”.

Il libro sembra inserirsi in un genere classico, sia per il linguaggio utilizzato che per gli scenari descritti, con un andamento a tratti lento ma dopo un pò, diventa avvincente e riesce a catapultare il lettore in quell’epoca e a stringere un contatto con i personaggi.
Ho trovato affascinante che attraverso le storie d’amore l’autore, sia riuscito a descrivere uno scenario complesso di quegli anni, soffermandosi anche sulla condizione delle donne in diversi punti, nonchè sulle condizioni di miseria a cui gli uomini erano costretti, per trovare pace e serenità.

E’ un intreccio tra cultura, storia, società e amore, che ci accompagnano in un viaggio nel passato, anche per comprendere meglio il nostro presente.

©Anna Ciccone

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