AUTORE: Valérie Perrin
TITOLO: Cambiare l’acqua ai fiori
TRADUTTORE: Alberto Bracci Testasecca
EDITORE: E/O
DATA USCITA: 10/07/2019
GENERE: Narrativa
TRAMA – Cambiare l’acqua ai fiori
Violette Toussaint è guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna. Ricorda un po’ Renée, la protagonista dell’Eleganza del riccio, perché come lei nasconde dietro un’apparenza sciatta una grande personalità e una vita piena di misteri.
Durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile per tutti, è sempre pronta a offrire un caffè caldo o un cordiale.
Un giorno un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto.
Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime, che parevano nere, si rivelano luminose. Attraverso incontri, racconti, flashback, diari e corrispondenze, la storia personale di Violette si intreccia con mille altre storie personali in un caleidoscopio di esistenze che vanno dal drammatico al comico, dall’ordinario all’eccentrico, dal grigio a tutti i colori dell’arcobaleno.
La vita di Violette non è certo stata una passeggiata, è stata anzi un percorso irto di difficoltà e contrassegnato da tragedie, eppure nel suo modo di approcciare le cose quel che prevale sempre è l’ottimismo e la meraviglia che si prova guardando un fiore o una semplice goccia di rugiada su un filo d’erba.
Cambiare l’acqua ai fiori
FRASI
È un lusso essere proprietari del proprio tempo, lo ritengo uno dei più grandi lussi che l’essere umano possa concedersi.
Valérie Perrin, Cambiare l’acqua ai fiori
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L’amore di Irène e Gabriel mi ricorda il gioco dell’impiccato, quello in cui bisogna indovinare una parola. Ma non ho ancora trovato la parola che lo definisce.
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Una vita non si rifà. Provi a prendere un foglio di carta e strapparlo: per quanto rincolli ogni pezzo rimarranno sempre gli strappi, le pieghe e lo scotch.
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Sento la tua voce in tutti i rumori del mondo. Se ogni volta che penso a te spuntasse un fiore, la terra sarebbe un immenso giardino.
Valérie Perrin, Cambiare l’acqua ai fiori
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Guardi che tempo meraviglioso” dico. “Ogni giorno la bellezza del mondo mi inebria. Certo, c’è la morte, i dispiaceri, il brutto tempo, il giorno dei morti, ma la vita riprende sempre il sopravvento, arriva sempre un mattino in cui c’è una bella luce e l’erba rispunta dalla terra riarsa.
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Non si sceglie di chi ci si innamora, sarebbe troppo semplice.
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Come ogni sera ho voglia di stare sola, non parlare con nessuno, leggere, ascoltare la radio, fare un bagno, chiudere le finestre, avvolgermi in un kimono di seta rosa. Stare bene e basta.
Una volta chiuso il cancello il tempo è mio, ne sono l’unica proprietaria. E’ un lusso essere proprietari del proprio tempo, lo ritengo uno dei più grandi lussi che l’essere umano possa concedersi.
Valérie Perrin, Cambiare l’acqua ai fiori
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Un desiderio non si dimentica, soprattutto se viscerale.
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I soli fantasmi a cui credo sono i ricordi, reali o immaginari che siano.
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Non c’è amore più grande che darsi interamente a chi si ama.
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Invecchiare non vuol dire necessariamente dimenticare.
Valérie Perrin, Cambiare l’acqua ai fiori
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Penso che mi dispiacerebbe morire mentre sono a metà di un romanzo che mi appassiona.
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Perché si va verso certi libri come si va verso certe persone? Perché siamo attratti da determinate copertine come lo siamo da uno sguardo, da una voce che ci sembra conosciuta, già sentita, una voce che ci distoglie dal nostro percorso, ci fa alzare gli occhi, attira la nostra attenzione e cambierà forse il corso della nostra esistenza?
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Mi prende la mano e ci deposita un bacio. Niente sconvolge più di un uomo galante.
Valérie Perrin, Cambiare l’acqua ai fiori
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Amore é conoscere qualcuno che ti da notizie di te.
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Poi aveva visto Françoise e da quel momento aveva visto solo lei.
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Mi tengo dritta, è una mia peculiarità.
Non mi sono mai piegata, neanche nei periodi di maggior dolore.
Spesso mi chiedono se abbia fatto danza classica. Rispondo di no, che è stata la quotidianità a darmi una disciplina, a farmi allenare ogni giorno alla sbarra e sulle punte.
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Julien mi fa smettere di ridere baciandomi. Una gioia silenziosa mette radici dentro di me.
Valérie Perrin, Cambiare l’acqua ai fiori
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Non darai l’addio al nubilato.
Non ballerai i lenti.
Non avrai mestruazioni dolorose.
Non avrai l’apparecchio in bocca.
Non prenderai la pillola.
Non ti vedrò ubriaca.
Non pomicerai, non godrai.
Non festeggeremo la tua maturità.
Non avrai mal di denti o l’appendicite.
Non avrai il codice fiscale, un passaporto.
Non cambierai il colore dei capelli.
Non sposerai nessuno.
Non cambierai indirizzo.
Non te ne andrai.
Crescerai dove sarà il mio cuore.
Là il tuo, continuerà a battere.
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Ma un filo d’erba può crescere ovunque, e io ero fatta di quell’ovunque.
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Non ero in abito bianco il giorno delle nozze, ma grazie al sorriso di Léo indossavo il vestito più bello, quello dell’infanzia di mia figlia.
Valérie Perrin, Cambiare l’acqua ai fiori
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Dove sarà il mio cuore, il tuo continuerà a battere.
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Sento la tua voce in tutti i rumori del mondo.
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Abbiamo bevuto una bottiglia di champagne per farci coraggio, per arrivare a toccarci. Eravamo terrorizzati l’uno dell’altro, come le persone che si piacciono veramente.
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Mi veniva voglia di ricominciare a imparare, di sapere cosa significasse davvero desiderare. Non tramite qualcuno, ma tramite le parole, quelle che sono nei libri e da cui ero rifuggita perché mi facevano paura.
Valérie Perrin, Cambiare l’acqua ai fiori
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In quel momento ho capito che era una persona singolare, che esistono donne che non somigliano a nessun altro. Lei era qualcuno, non la copia di qualcuno.
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Sento la tua voce in tutti i rumori del mondo.
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Abbiamo bevuto una bottiglia di champagne per farci coraggio, per arrivare a toccarci. Eravamo terrorizzati l’uno dell’altro, come le persone che si piacciono veramente.
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Se dovessimo fare solo quello che ci compete, la vita sarebbe triste.
Valérie Perrin, Cambiare l’acqua ai fiori
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Se ogni volta che penso a te spuntasse un fiore la terra sarebbe un immenso giardino.
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Un filo invisibile collega gli esseri destinati a incontrarsi.E tale filo può aggrovigliarsi ma mai spezzarsi.
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“Julien, te l’ho detto, sono inadatta all’amore”.
“Ti ripeti, Violette, sei stancante”.
Ed ecco che tornano. Sono come bolle di tenera follia, bolle di gioia che mi risalgono fino alla gola, mi accarezzano la bocca, scuotono la mia pancia dall’allegria e mi fanno scoppiare a ridere. Ignoravo l’esistenza di questo suono, di questa nota all’interno di me. Mi sento come uno strumento musicale con un tasto in più, un salutare difetto di fabbrica.
È questa la giovinezza? È possibile conoscere la giovinezza a quasi cinquant’anni? L’ho forse conservata preziosamente senza saperlo, visto che non l’ho mai vissuta? Oppure non mi ha mai lasciato? O si è decisa ad apparire oggi?
Valérie Perrin, Cambiare l’acqua ai fiori
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” Che sono le lacrimanze? ”
” E’ una parola che ho inventato io e che riunisce malinconia, sensi di colpa, rimorsi, passi avanti e passi indietro. Tutte le cose che ci avvelenano la vita, insomma, quelle che ci impediscono di evolvere.”
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Riso, pianto, spavento e gioia si annidano in punti diversi all’interno del nostro corpo.
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Perché si va verso certi libri come si va verso certe persone? Perché siamo attratti da determinate copertine come lo siamo da uno sguardo, da una voce che ci sembra conosciuta, già sentita, una voce che ci distoglie dal nostro percorso, ci fa alzare gli occhi, attira la nostra attenzione e cambierà forse il corso della nostra esistenza?
Valérie Perrin, Cambiare l’acqua ai fiori
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In tribunale tutto è scritto nei vestiti, l’innocenza, i rimorsi, la consapevolezza, l’odio o il perdono.
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Mi piace dare la vita. Seminare, innaffiare, raccogliere e farlo di nuovo ogni anno. Mi piace la vita come è oggi, soleggiata. Mi piace essere nell’essenziale.
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“Guardi che tempo meraviglioso” dico. “Ogni giorno la bellezza del mondo mi inebria. Certo, c’è la morte, i dispiaceri, il brutto tempo, il giorno dei morti, ma la vita riprende sempre il sopravvento, arriva sempre un mattino in cui c’è una bella luce e l’erba rispunta dalla terra riarsa”.
Valérie Perrin, Cambiare l’acqua ai fiori
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Ci sono momenti che bisognerebbe dimenticare molto in fretta, ma poi la vita decide altrimenti.
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