AUTORI: Giuseppe Di Clemente, Marco Capocasa
TITOLO: Rhet
EDITORE: Dialoghi
GENERE: Fantasy
TRAMA – Rhet
Un equipaggio inedito, quello dell’astronave [Ehima], espressione dei tre popoli di [Rhet] e delle loro diversità: un esule, un’esobiologa e una [Ohdd], le cui storie distanti si intrecceranno in un unico folle destino.
Sono stati scelti da coloro che attraversano il tempo e lo spazio affinché l’origine sia rivelata e il contatto, infine, stabilito. Il loro lungo viaggio sta per iniziare.
Giuseppe Di Clemente è nato a Roma nel 1976. Laureato in Economia aziendale, è autore del romanzo di fantascienza Oltre il domani. Un varco per l’universo (L’Erudita, 2019).
FRASI
Lei è diversa, e per questo è destinata a soffrire. La sua aura parla per lei e non ha alcun dubbio che, pure in mezzo alla folla, se anche la famiglia intera la cingesse nel più intenso degli abbracci, quella ragazza si sentirebbe sempre sola.
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Lei arrossì quando le mani si incrociarono. Entrambi guardarono altrove per dissimulare l’imbarazzo. Un solo istante e tornarono a fissarsi. Non ci fu bisogno di aggiungere altro. Qualsiasi parola, per quanto audace e spontanea, avrebbe solo potuto guastare la purezza e l’innocenza di quell’illogico e acerbo sentimento
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Ma là, in quel preciso momento, la sua mente e il suo cuore sono una sola cosa nel frastuono di un sentimento che azzera memoria e ragione.
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A volte un nome e una maschera possono essere utili per nascondere le tempeste che ci scuotono dentro
Sono nato libero, e libero d’essere me stesso rimarrò dentro di me
RECENSIONI
Rhet (prequel di Elbrus) è un racconto di fantascienza ambientato prevalentemente sul pianeta omonimo, dove prospera una civiltà aliena costituita da tre popoli: i [Driihh], esploratori dello spazio, i [Gummhh], operosi e dediti all’economia di sussistenza e alle infrastrutture, e i [Lypphh], reietti esiliati in un’isola-continente dove vivono in condizioni tecnologiche e culturali arretrate.
Seguiamo le vicende di tre personaggi, ciascuno appartenente ad uno dei tre popoli e a loro volta “outsider” rispetto al resto della popolazione.
Sarà questa loro diversità a far sì che possano prendere a piene mani ciò che amano e affrontare con coraggio il loro destino.
È utilizzata una prosa ricca di dettagli e descrizioni meticolose dei luoghi, dell’organizzazione, delle abitudini e delle tradizioni di ogni civiltà.
Le ambientazioni sono dipinte con vividezza e profondità.
Molto interessante il connubio tra tecnologie futuristiche ed usanze che al lettore richiama un passato in realtà molto più vicino di quanto vorremmo pensare (come ad esempio la schiavitù).
Unica pecca, che personalmente ho trovato, è l’eccessivo numero di personaggi e comparse che, inevitabilmente, lascia poco spazio ad una descrizione più accurata ed approfondita ed emozionale dei protagonisti e degli altri attori percepiti come importanti.
Consigliato agli amanti di fantascienza, avventura ed esplorazioni nello spazio.
©Giovanna Minerva Pennisi per @lefrasipiubelledeilibri
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