“La musa scarlatta” – Sarah I. Belmonte

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AUTORE: Sarah I. Belmonte
TITOLO: La musa scarlatta
EDITORE: Rizzoli
DATA USCITA: 18/04/2023
GENERE: Ambientazione storica

TRAMA – La musa scarlatta

Parigi, 1788. In una Francia sull’orlo della Rivoluzione, Olympe de Gouges travalica il suo tempo: è una romanziera affermata e indipendente, vive da sola, grazie alle sue parole, in una mansarda davanti al centralissimo teatro dell’Odéon, dove le sue pièces vanno in scena nonostante i boicottaggi della Comédie-Française.

Ma essere la scrittrice più famosa, e più odiata, di Francia non le basta. Sente che la società ha bisogno di donne con il suo carattere per non sprofondare in quello che sembra essere un baratro di sangue e terrore.

Inizia così a frequentare i circoli intellettuali della capitale, e gruppi segreti di donne ribelli come lei dove madri, bottegaie e nobili si dedicano anima e corpo alla difesa dei più deboli e alla libertà di tutti i cittadini.

L’incontro con due uomini molto diversi tra loro, e che stanno sui lati opposti delle barricate, però la mette davanti alle contraddizioni di un’epoca intera: e se fosse troppo tardi per salvare tutti?

FRASI

“Non siete uno che resta?” si stupì della sua stessa richiesta.
“Non avevo motivi per restare” […] “Ora…forse, uno l’ho trovato”

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La gentilezza è senza pretese.

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La stretta eliminava ogni barriera che si era costruita, il contatto con il palmo caldo e le dita che sapevano come stringere le regalavano l’eco di un movimento a ricomporsi, assemblarsi, una sutura lenta eppure dolorosa là dove avevano affondato un coltello.

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In qualsiasi futuro, chiunque diventeremo, ti proteggerò.

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Non è con una gabbia che si insegna a volare agli uccelli.

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…trovare solo un modo per salvare ciò che erano. “In qualunque futuro” le ricordò.


RECENSIONI

Olympe de Gouges è una romanziera francese, arrivata a Parigi dalla compagna, in fuga da un passato tormentato. Si è costruita una nuova identità, una nuova personalità forte, intraprendente e bersagliera.
È attraverso i suoi personaggi e le sue storie che cerca di combattere tutto ciò che è socialmente inaccettabile, primo fra tutti la condizione della donna.
Ma quelli in cui vive, sono anni che non permettono che si affrontino certi argomenti. Siamo nel 1788 e la sua opera le ha richiamato addosso appellativi di ogni genere, provenienti dai salotti più facoltosi di Parigi.
Sono poche le persone di cui può fidarsi, che sinceramente le vogliono bene. Alphonsine, la sua domestica; Madame Roland e Padre Guillame.
È quando la rivoluzione imperversa nelle vie che Olympe sente di dover indirizzare i suoi scritti al popolo, sente di dover parlare di fame, diritti e libertà.
Ma se già è difficile pensare che una donna scriva romanzi, figurarsi accettare una donna che parli di politica.
Nel momento in cui la Francia, così come il suo cuore, è più vulnerabile, è difficile capire di chi potersi realmente fidare. Intrighi, sotterfugi e trappole si aggirano per i vicoli. E Olympe sa che deve seguire quegli occhi scuri, che di notte la scrutano dentro e le rubano il sonno.

Marianne. Deve abbracciare i suoi tormenti e chiedersi se quella libertà per cui ha tanto lottato non sia diventata una vera gabbia intorno a sé.

Olympe è una donna carismatica, dritta e singolare. Affronta a muso duro chi le pone il bastone tra le ruote per il semplice fatto di essere donna. Ride in faccia a chi la vorrebbe chiusa in casa a badare ai figli, esce con le mani sporche di inchiostro e i pensieri invasi dai suoi personaggi.
La storia che la vede protagonista abbraccia innumerevoli aspetti che la vedono protagonista: dall’essere madre, all’essere amante, cittadina e moglie. E lei, stoica, rimane sempre la stessa. Una donna capace di calpestare sé stessa per ciò che è giusto.

La musa scarlatta è un libro “fatto bene”, che mischia in modo oculato storia e sentimenti. Coinvolgente ed emozionante.

Questa storia mi è rimasta addosso, ho pensato ad Olympe e l’ho immaginata qui, nei nostri giorni a combattere per le mille ingiustizie che la nostra società ancora perpetra. Per questo ringrazio la penna che le ha dato vita, che mi ha reso ancora più cosciente che mai, in qualsiasi situazione e condizione, bisogna voltarsi dall’altra parte.

©Martina Caruso per @lefrasipiubelledeilibri

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