Un interno elegante, una agiata famiglia borghese, nella Praga dei primi decenni del Novecento: il torpore di una adolescenza troppo protetta – quella di Hugo – si infrange d’improvviso all’irrompere della bellezza femminile – quella di Erna, la giovane donna che è stata destinata al ragazzo come isti-tutrice. L’incontro con Erna si trasforma presto per Hugo in una infatuazione, che lo porterà a idealizzare tutto ciò che la circonda, inclusi i suoi amanti, dei quali si farà ingenuo complice.
Quando le fugaci, eppur rischiose trame d’amore della ragazza la porteranno a cozzare contro le norme di un ordine borghese, Hugo dovrà accettare il distacco da Erna, l’estromissione di lei da un mondo che ora gli sembra angusto.
Ma quell’incontro ha lasciato, nell’inconsapevole Hugo, un segno indelebile. Egli ha gettato uno sguardo fuori di casa – là dove piccole vite si spendono in piccoli amori – ed è ormai cambiato. Nell’arco breve della vicenda, si è avviata la sua educazione sentimentale.
RECENSIONI
Vivere a fianco di Erna, offrirle ogni giorno il corpo per il bagno, ascoltare nella notte il suo passo femminile e tuttavia rimanerle estraneo sempre e non poter mai conoscere la sua verità, o Dio, perchè!?
Siamo a Praga nel primo decennio del 900 e nella casa di una famiglia molto benestante succedono all’improvviso due eventi che aprono alla storia: l’istitutrice Filpotts lascia la casa ed il piccolo figlio Hugo si ammala di scarlattina e di difterite.
Questi due eventi turbano in primis la madre che è eccessivamente ansiosa e protettiva nei confronti del figlio undicenne, lei che è terrorizzata dal contatto con l’esterno perché teme continuamente contagi e che tiene il figlio a casa anche per l’educazione scolastica, e poi il figlio che si ritrova malato, febbricitante e debole e pieno di nuovi pensieri e con una nuova istititrice, Erna.
Questa figura femminile entra a gamba tesa nella sua vita la rivoluziona perché tutto ciò che fino a quel momento veniva solo sopportato nel rapporto con le istututrici improvvisamente si riempie di vita e di interesse. Edna è viva e porta vita nella soporifera vita controllata di Hugo. Comincia a mostrare piacere per il momento del bagno, per il momento delle passeggiate, per le parole condivise. Edna lo vede, lo ascolta e lui vede di certo lei.
Si accende una infatuazione che porterà Hugo a diventare complice delle scelte amorose fatte da Edna e che non sono proprio allineate con le regole imposte dalla famiglia che la accoglie. Si apre così il mondo ad Hugo, fino ad allora tenuto sapientemente nascosto, si apre con segreti e silenzi…il mondo degli adulti strano e non facilmente comprensibile.
Hugo peró rimane sempre un undicenne. L’infatuazione e l’ingenuità di Hugo e l’emotività di Edna andranno avanti e come?
Ai curiosi lettori l’ardua sentenza…
Libro breve, un centinaio di pagine, scritto molto bene, Werfel, anche in modo poetico talvolta, da al lettore molti dettagli importanti per far capire bene i personaggi che ruotano attorno ad Hugo e capire Hugo stesso.
Il contrasto tra l’eccesso di protezione dei genitori e la verve di Hugo, la passione di Hugo per le scarpe di Edna, Edna e le sue scelte sentimentali e il suo rapporto con la famiglia d’origine. Tutto ha senso, tutto serve.
Mille sfumature rendono questo libro una piacevole lettura sull’educazione sentimentale.
Chiusa l’ultima pagina ho pensato che le parole sono potenti e magiche e che Werfel le sa usare benissimo.
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