“Domani a quest’ora” – Emma Straub

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AUTORE: Emma Straub
TITOLO: Domani a quest’ora
TRADUTTORE: Alessandra Maestrini
EDITORE: Neri Pozza
DATA USCITA: 25/10/22
GENERE: Narrativa

TRAMA – Domani a quest’ora

Alla vigilia del suo quarantesimo compleanno, la vita di Alice non è poi così male. Ha un lavoro piacevole nell’ufficio matricole dello stesso college che frequentava da studentessa, vive a Brooklyn, sta bene con Matt, l’attuale fi-danzato, e si gode la propria indipendenza, anche se comporta un lungo tragitto in metropolitana per andare in ufficio o nell’elegante appartamento dell’Upper East Side di Matt.

E adora Sam, la sua migliore amica, sposata, con tre figli, una villa a Montclaire e un armadio pieno di costosi abiti firmati che indossa per andare a lavorare in un importante studio legale. In realtà non tutto è roseo: suo padre, Leonard Stern, scrittore di un bestseller di fantascienza, si trova ormai da settimane in un letto d’ospedale, collegato a tubi, sacche e macchine, più di quante se ne possano contare, e sono giorni che non apre bocca.

Come sono arrivati a questo punto? C’è ancora tempo per dirsi quello che non si sono mai detti? Ma un mattino, svegliandosi, Alice non riesce a credere ai suoi occhi: non è il suo corpo da sedicenne lo shock più grande, ma suo padre, o meglio, la sua versione più giovane, vitale, affascinante. È il 1996 e tutto è ancora possibile, anche vivere una cotta adolescenziale e costruire un rapporto più profondo con il proprio padre.

Armata di una nuova consapevolezza, Alice si chiede: che cosa rifarebbe diversamente? E se avesse più di un tentativo a disposizione, riuscirebbe a costruire la vita perfetta? Con grande ironia e profonda sensibilità, Emma Straub ribalta abilmente il cliché dei viaggi nel tempo esaudendo il desiderio universale di una nuova possibilità, quella di riscrivere momenti cruciali della nostra vita per non perdere occasioni di felicità.

FRASI

Una delle cose peggiori dell’adolescenza era rendersi conto che la vita non era la stessa per tutti: Alice all’epoca lo sapeva. Quello che ci aveva messo decenni a capire era che tante cose che aveva considerato dei vantaggi erano invece l’opposto.

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Doveva esserci un lato positivo nell’essere adulta, no? Il periodo della tua vita che era solo tuo e non scelto per te da altre persone?

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Alice sapeva che familiare non significava importante, ma non riusciva a farne a meno: tutto quello che vedeva le sembrava un’enormità e carico di significato e triste.

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Lo scheletro di un’adolescente era costituito per metà da ossa e per metà da segreti che solo altre adolescenti conoscevano.

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RECENSIONI

“Se potessi tornare indietro nel tempo, che cosa faresti?» gli chiese. «Tornare alle superiori, voglio dire. O all’università».
«Ah, no, grazie. Non vorrei cambiare troppe cose, perché poi non avrei te. E se non hai intenzione di cambiarle, meglio non vederle, fidati di me”.
Ho iniziato il libro catturata dalla copertina che trovo bellissima. Inizio a leggere e mentre cerco di capire se questa lettura mi piace o meno mi rendo conto di aver superato le cento pagine.

La Straub scrive benissimo e prende la mano del lettore senza che lui se ne accorga e lo porta con sé. Così inizia un viaggio meraviglioso insieme ad Alice, figlia di Leonard Stern, famoso scrittore autore di due libri di grande successo. Alice sta per fare quarant’anni. Da subito è chiaro l’amore che la lega al padre, che sin dalle prime pagine è chiaro che sia in ospedale.

Pagina dopo pagina impariamo a conoscere Alice, il suo mondo, le sue amicizie, la sua adolescenza, i suoi amori.

Un viaggio temporale nella sua vita.
Un viaggio…

Leggendo Alice e le sue emozioni ho pianto perché la Straub riesce ad incantare con emozioni e nostalgia.
Alice fa un viaggio emotivo, e non solo, per accettare che sta per perdere suo padre.
Io ho perso il mio papà ed ho empatizzato con Alice tanto da commuovermi. Perché so cosa avrei fatto io, e farei ancora, pur di poter aver tempo con mio padre.
Lettura piacevolissima. La Straub è entrata nel mio cuore…

Consigliatissimo.

©Maria Elena Bianco

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