“Una rivoluzione sentimentale” – Viola Ardone

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AUTORE: Viola Ardone
TITOLO: Una rivoluzione sentimentale
EDITORE: Salani
DATA USCITA: 20/05/2020
GENERE: Narrativa

TRAMA

Una rivoluzione sentimentale

Tutti hanno diritto alla propria Rivoluzione: anche Zelda, bella ricercatrice universitaria di buona famiglia, che si ritrova a insegnare quasi per capriccio in un oscuro liceo di provincia, e che non si è mai contaminata con la materia viscosa dell’amore. Zelda crede di essere una che non ha niente da insegnare, e invece i suoi alunni riescono a imparare da lei cose che lei nemmeno sospettava di sapere.

Sono molto giovani e non sanno ancora quasi niente della vita, ma hanno appena iniziato a capire quello che non vogliono. E la discarica che intossica il loro paese non la vogliono più. Ma la Rivoluzione, si sa, è come un fiammifero che una volta acceso tutto infiamma, sovverte e porta a zero. E il vento che si alza dalla protesta dei ragazzi di Scogliano inizia a soffiare in direzione di Zelda, e finisce per scompigliare la sua vita pettinata e asettica.

Così anche lei sarà costretta a scendere nella piazza della propria esistenza e a sporcarsi le mani con le materie prime della vita: cura, amore, responsabilità, rifiuto, speranza. Viola Ardone racconta una storia di desiderio e di riscatto, sullo sfondo di una Napoli vera e pulsante come le passioni che, anche se sopite, bruciano dentro l’anima. Perché tutti e ciascuno hanno diritto alla propria Rivoluzione. E la Rivoluzione, prima o poi, arriva.

FRASI

“Non dovrebbe esserci una ?????????? ????? ??????, una ?????????? ???????? dei comportamenti umani?
Perché la perfezione delle lingue classiche non si può applicare come regola a tutto quello che facciamo?
Quanti errori di sintassi umana si potrebbero evitare, quanti fraintendimenti?”

AUTORE

Nata a Napoli nel 1974, ha trascorso i primi anni nei pressi di Nuoro in Sardegna, per poi rientrare nella città natale. Lì ha poi frequentato l’Universitàù Federico II e si è laureata in lettere nel 1997.
Nei primi anni ha lavorato per l’editoria, curando molti manuali per la scuola e per esami e concorsi.

È poi passata all’insegnamento di italiano e latino presso il Liceo Scientifico Statale “De Carlo” di Giugliano in Campania (NA). Ha tenuto anche un laboratorio di scrittura per i ragazzi dell’Istituto penale per minori dell’isola di Nisida.

Ha scritto fin da bambina, ma l’esordio come autrice è avvenuto nel 2012 con il romanzo La ricetta del cuore in subbuglio, per Adriano Salani Editore, seguito nel 2016 da Una rivoluzione sentimentale.

Nel 2019 ha pubblicato per Einaudi i romanzi Il treno dei bambini, caso editoriale alla Fiera di Francoforte di quell’anno e tradotto in più di 25 lingue. Esce nel 2021 Oliva Denaro.

È autrice del racconto in rima per ragazzi Cyrano dal naso strano (Albe, 2017), illustrato da Luca Dalisi.

Collabora anche con varie testate giornalistiche: Corriere del Mezzogiorno, la Repubblica, La Stampa, L’Espresso.

BIBLIOGRAFIA

Romanzi
– La ricetta del cuore in subbuglio, Milano, Salani, 2012
– Una rivoluzione sentimentale, Milano, Salani, 2016.
– Il treno dei bambini, Torino, Einaudi, 2019.
– Oliva Denaro, Einaudi, 2021.

Racconti
– Cyrano dal naso strano, Milano, Albe, 2017

Fonte: Wikipedia

CURIOSITA’

E la sua infanzia come è stata? (Pier Luigi Razzano per La Repubblica, intervista Viola Ardone)

«Sono nata a Napoli nel 1974, ma subito, per il lavoro dei mie genitori, entrambi professori di scuola, ci siamo trasferiti nei pressi di Nuoro, in Sardegna. Sono stata lì i primi due anni, e per quanto ricordi nulla o poco ho ancora addosso una sensazione magica, primitiva di quei momenti, come se fossi un altro tempo, tutt’altra epoca se vista da oggi.

Ero piccolissima, caddi. Mi uscì l’osso dall’incavo della spalla. I miei genitori spaventatissimi mi portarono da un vecchietto minuscolo, che tutti chiamavano “Acconciaossa”. Si spalmò le mani di olio, poi con un colpo secco rimise la spalla al suo posto. Smisi subito di piangere».

Quando ha deciso, capito che avrebbe scritto?

«Da piccola, a sette anni, quando terminai il mio primo romanzo con la mia amica Manuela. Per me era importante, necessario scrivere delle storie. Mi emozionò e mi esaltò l’idea di aver portato a termine una grande storia. Ho continuato a scrivere in ogni momento della mia vita, compreso quando frequentavo l’università, lettere alla Federico II, e incontrai un faro, un vero punto di riferimento».


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