AUTORE: Ilaria Tuti
TITOLO: Fiore di roccia
EDITORE: Longanesi
DATA USCITA: 08/06/2020
GENERE: Ambientazione storica
TRAMA – Fiore di roccia
«Quelli che riecheggiano lassù, fra le cime, non sono tuoni. Il fragore delle bombe austriache scuote anche i villaggi, mille metri più giù. Restiamo soltanto noi donne, ed è a noi che il comando militare italiano chiede aiuto: alle nostre schiene, alle nostre gambe, alla nostra conoscenza di quelle vette e dei segreti per risalirle.
Dobbiamo andare, altrimenti quei poveri ragazzi moriranno anche di fame. Questa guerra mi ha tolto tutto, lasciandomi solo la paura. Mi ha tolto il tempo di prendermi cura di mio padre malato, il tempo di leggere i libri che riempiono la mia casa. Mi ha tolto il futuro, soffocandomi in un presente di povertà e terrore.
Ma lassù hanno bisogno di me, di noi, e noi rispondiamo alla chiamata.
Alcune sono ancora bambine, altre già anziane, ma insieme, ogni mattina, corriamo ai magazzini militari a valle. Riempiamo le nostre gerle fino a farle traboccare di viveri, medicinali, munizioni, e ci avviamo lungo gli antichi sentieri della fienagione.
Risaliamo per ore, nella neve fino alle ginocchia, per raggiungere il fronte. I cecchini nemici – diavoli bianchi, li chiamano – ci tengono sotto tiro. Ma noi cantiamo e preghiamo, mentre saliamo con gli scarpetz ai piedi.
Ci aggrappiamo agli speroni con tutte le nostre forze, proprio come fanno le stelle alpine, i ’fiori di roccia’. Ho visto il coraggio di un capitano costretto a prendere le decisioni più difficili. Ho conosciuto l’eroismo di un medico che, senza sosta, fa quel che può per salvare vite.
I soldati ci hanno dato un nome, come se fossimo un vero corpo militare: siamo Portatrici, ma ciò che trasportiamo non è soltanto vita.
Dall’inferno del fronte alpino noi scendiamo con le gerle svuotate e le mani strette alle barelle che ospitano i feriti da curare, o i morti che noi stesse dovremo seppellire.
Ma oggi ho incontrato il nemico. Per la prima volta, ho visto la guerra attraverso gli occhi di un diavolo bianco. E ora so che niente può più essere come prima.»
Fiore di roccia
FRASI
In verità, amo le parole, ma l’istinto è quello di custodirle. Ho imparato a maneggiare la loro arte, ma dentro di me è ancora salda la convinzione che alcuni, pochissimi sentimenti, non abbiano bisogno di suoni e non richiedano dialettica. Si espandono nei gesti, cantano nei sensi.
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La fotografia, in fondo è un atto d’amore, non credi? Serve a tenere accanto chi amiamo.
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Non riesco a nutrirmi di solo passato, ho fame di futuro, parola che suona come un anatema in tempo di guerra e può avere anche la parvenza di un afflato folle, purché esso conduca lontano dalla mera sopravvivenza. Sono folle. Sono viva.
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Ricordare è nostro dovere e responsabilità. In tempi in cui ci si riempie spesso la bocca in modo inopportuno di parole come “Italia”, “Patria” e “confini”, teniamo ben presente ciò che hanno significato per milioni di giovani, da entrambe le parti, e cerchiamo di recuperare un sentimento di pudore davanti al sacrificio.
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“Noi lo abbiamo sempre fatto il lavoro degli uomini, da quando emigravano a ora che sono al fronte.”
La nostra capacità di bastare a noi stesse non ci è stata riconosciuta, né concessa. L’abbiamo tessuta con la fatica e il sacrificio, nel silenzio e nel dolore, da madre in figlia. Poggia su questi corpi meravigliosamente resistenti ed è a disposizione di chiunque ne abbia bisogno. Si nutre di spirito infuocato e iniziativa audace, vive di coraggio. Vive di altre donne. Siamo una trama di fili tesi gli uni sugli altri, forti perché vicini.
Ilaria Tuti, Fiore di roccia
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Non c’è atto d’amore o d’odio che non renda schiavi.
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“Ora ditemi cos’è l’onore” gli chiedo. Lui sospira, poi accenna a un sorriso. “Quando tutto è perduto, l’onore è l’unica merce di scambio che resta all’uomo per vedersi riconosciuto come tale, e non come un’infame. È l’unica possibilità che ha di non finire davanti ad un plotone di esecuzione”.
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“Le donne non hanno mai fatto parte di eserciti perché gli uomini non sono pronti a vederle morire.”
“Vi sbagliate. Gli uomini sono pronti a ucciderle, le donne. Non tutti i soldati sono mossi da spirito cavalleresco. Sapete benissimo come finiscono le invasioni…”
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Il dolore è un atto intimo che impone solitudine, è il compiersi di una cesura che richiede lenti passaggi. A volte, un’intera esistenza.
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L’uomo è una creatura così bizzarra, ama e distrugge, riedifica e sopravvive. L’amore è vita, la vita è un vento che non comprende barriere di filo spinato, né fossati profondi quanto mari. La sua natura è espandersi.
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Il conflitto ha spinto l’essere umano ad altitudini che non gli sono congeniali, lo ha trasformato con la vertigine e i rigori del freddo, con l’asprezza della roccia e la purezza dei venti; le valanghe lo hanno spazzato e chi è stato risparmiato ha imparato ad ancorarsi a pareti verticali.
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Mia madre aveva ragione, i libri parlano dell’umanità all’umanità, in essi uomo e Storia si riconoscono e rincorrono, e non importa quanto tempo addietro siano stati scritti. Sono immortali.
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Il cane addomesticato da una mano benevola non avrà mai la resistenza feroce del lupo.
Ilaria Tuti, Fiore di roccia
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Un pensiero mi sfiora: nell’inverno della vita, sacra è la presenza che si prende cura della dignità umana.
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Finché il tuo sangue è caldo, non puoi essere sicuro che il diavolo sia soddisfatto.
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Ho sempre pensato che un corpo possa raccontare più delle parole, ed essere più sincero.
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Affondò le rughe delle mani in quella terra, in un gesto che racchiudeva la tenerezza del ritorno alle origini, il cercare le radici sul fondo umido, annodarle alle dita e tirare a sé quanto era rimasto, in una parte di mondo che si era fatto breccia dalla valle fino alle vette.
Ilaria Tuti, Fiore di roccia
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…la felicità, a volte, è solo constatare che nulla è mutato.
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…la resistenza è un continuo atto di sottrazione.
Ilaria Tuti, Fiore di roccia
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…a volte anche la certezza ha bisogno di essere rincuorata.
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Ho imparato dai libri che la realtà è una nostra personale interpretazione dei fatti. Stendiamo incessantemente un tessuto su persone e cose, ne sistemiamo le pieghe con giudizi, oppure le creiamo con dubbi.
Ilaria Tuti, Fiore di roccia
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Per fidarsi è necessario prima ammettere di non sapere.
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Ama il tuo peccato e sarai innocente…
Ilaria Tuti, Fiore di roccia
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