“Follia maggiore” – Alessandro Robecchi

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AUTORE: Alessandro Robecchi
TITOLO: Follia maggiore
EDITORE: Sellerio
DATA USCITA: 11/01/2018
GENERE: Narrativa gialla

TRAMA – Follia maggiore

Carlo Monterossi, il milanesissimo detective per caso e autore televisivo, alla fine ha lasciato il suo lavoro nella trasmissione trash Crazy Love; sta imbastendo idee per un nuovo programma ma senza troppa convinzione quando Oscar Falcone, l’amico che fa un lavoro a metà tra il ficcanaso e l’investigatore, lo coinvolge nella ricerca di un anziano signore che se ne è andato senza lasciare traccia.

L’uomo, Umberto Serrani, viene ritrovato in breve tempo, ma non si tratta di un vecchio rincitrullito, è uno che ha contato molto nel giro dei soldi e della finanza (sporca e pulita), e ora vorrebbe coltivare le sue ossessioni in santa pace.

Questo l’antefatto di una vicenda che presto rivela tutta la sua scia nera: Giulia Zerbi, traduttrice di 59 anni, viene trovata morta per strada sotto casa, si sa che ha avuto una colluttazione con qualcuno, è scivolata e ha battuto la testa, ma non sembra uno scippo andato male.

Il sovrintendente Carella e il suo vice Ghezzi indagano, ma parallelamente si muovono anche Monterossi e Falcone, chiamati dal vecchio Serrani che alla donna è stato legato fortemente in passato. I rimpianti dell’uomo si trasformerebbero in rimorsi se non scoprisse come e perché è morta Giulia.

E il risarcimento coinvolge la figlia di Giulia, Sonia, promettente cantante lirica alla quale l’uomo regala tutto quello che può per alleviare il dolore della perdita e costruirle un futuro.

Sotto una pioggia livida che flagella Milano incessantemente, Ghezzi e Carella da un lato e Monterossi e Falcone dall’altro si incrociano e si evitano, due coppie di investigatori, ognuna con i suoi metodi e con alterne fortune, alla ricerca del colpevole, perché ormai è acclarato: si tratta di delitto.

Al centro del racconto anche questa volta protagonista è Milano, si sente che Robecchi «la possiede in lungo e in largo e gli piace raccontarla con disincanto e un taglio ironico» (Paolo Mauri)

Follia maggiore

follia maggiore


FRASI

Vai a sapere le cose che ti restano in testa dopo 25 anni. .. Un tocco delle mani, un modo di ridere, infinitesimali dettagli che gli si sono conficcati dentro, e ancora bruciano.

Alessandro Robecchi, Follia maggiore
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C’era invece un’intesa tra menti libere, va bene, ma soprattutto c’era una corrente costante tra loro, un cavo scoperto dell’alta tensione, un’attrazione fisica che poteva degenerare in dipendenza, ma non come si può pensare, no. Era una ricerca reciproca dei limiti e dell’osare, del dedicarsi, era il piacere di concedere tutto, di annullare ogni difesa ed ogni pudore.

Alessandro Robecchi, Follia maggiore

follia maggiore


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