“Notti in bianco, baci a colazione” – Matteo Bussola

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AUTORE: Matteo Bussola
TITOLO: Notti in bianco, baci a colazione
EDITORE: Einaudi
DATA USCITA: 26/05/2016
GENERE: Narrativa

TRAMA – Notti in bianco, baci a colazione

Il respiro di tua figlia che ti dorme addosso sbavandoti la felpa. Le notti passate a lavorare e quelle a vegliare le bambine. Le domande difficili che ti costringono a cercare le parole. Le trecce venute male, le scarpe da allacciare, il solletico, i “lecconi”, i baci a tutte le ore. Sono questi gli istanti di irripetibile normalità che Matteo Bussola cattura con felicità ed esattezza.

Perché a volte, proprio guardando ciò che sembra scontato, troviamo inaspettatamente il senso di ogni cosa. Padre di tre figlie piccole, Matteo sa restituirne lo sguardo stupito, lo stesso con cui, da quando sono nate, anche lui prova a osservare il mondo.

Dialoghi strampalati, buffe scene domestiche, riflessioni sottovoce che dopo la lettura continuano a risuonare in testa. Nell'”abitudine di restare” si scopre una libertà inattesa, nei gesti della vita di ogni giorno si scopre quanto poetica possa essere la paternità.

Notti in bianco, baci a colazione

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FRASI

Non è vera quella storia che raccogli quel che semini. Seminare non serve a nulla se non predisponi l’impianto d’irrigazione, tieni lontani i parassiti, levi le erbacce, metti dei sostegni fino a quando le piante non saranno abbastanza forti per reggersi da sole. Se non sei lì a tirarle su quando il vento le ha piegate a terra.
Vale per qualunque tipo di amore.
Non si raccoglie quel che si semina e basta, non è vero niente. Raccogliamo solo ciò di cui ci prendiamo cura, sempre.

Matteo Bussola, Notti in bianco, baci a colazione
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Perché le persone che ami stanno tutte negli occhi e nelle narici e basta. Certe volte nelle parole, il resto è un di più.

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Le prospettive ci insegnano a tracciare orizzonti e a capire che ogni cosa cambia a seconda di come scegli di guardarla, e che a volte i futuri più improbabili sono il risultato di una rincorsa che hai cominciato a prendere quando nemmeno lo sapevi. Devi solo vincere la paura di saltare quando arriva il tuo momento.

Matteo Bussola, Notti in bianco, baci a colazione
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Oggi […] ha appreso una lezione importante. Ha imparato come non arrendersi e come si reagisce di fronte ad una situazione difficile, senza perdersi d’animo. Che quando ti scarabocchiano il foglio e sei costretto a ripartire da zero, non è mica sempre un male. Che certe volte, quando ti sembra che la vita ti stia rovinando i piani, magari è semplicemente perchè ha in serbo qualcosa di meglio.
Ma quel meglio dipende sempre da te.

Matteo Bussola, Notti in bianco, baci a colazione
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Nelle scuse si tende sempre a scordarsi la parte più importante. C’era un signore, che si chiamava Randy Pausch, che diceva che le buone scuse sono formate da tre parti: mi dispiace. È colpa mia. Cosa posso fare per rimediare? Ecco, quasi tutte le persone si dimenticano la terza parte.

Matteo Bussola, Notti in bianco, baci a colazione

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Quel che conta, quando ti avventuri su una strada, che tu sia al volante o che tu stia attraversando a piedi, è solo ricordarsi di guardare dalla parte giusta.

Matteo Bussola, Notti in bianco, baci a colazione
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La bellezza non è facile mai. E se non la scegli solo perché magari ci vuole più tempo ad aprirla, o a raggiungerla, tutto il tempo che risparmierai evitandola non sarà mai una vittoria, ma la più clamorosa delle sconfitte.

Matteo Bussola, Notti in bianco, baci a colazione
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…certe volte, quando ti sembra che la vita ti stia rovinando i piani, magari è semplicemente perché ha in serbo qualcosa di meglio.
Ma quel meglio dipende sempre da te.

Matteo Bussola, Notti in bianco, baci a colazione
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Ho imparato che quando le cose finiscono non è necessariamente colpa tua, ma che, se tieni distanti gli altri nel tentativo di proteggerti, allora non puoi pretendere di riprenderteli quando d’un tratto ti senti pronto tu. Che la vita è quel che accade, anche se è fatta di quel che scegli. E con quel che accade hai in genere solo due alternative: abbracciarlo con tutto te stesso oppure andare via.

Matteo Bussola, Notti in bianco, baci a colazione
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Non si raccoglie quel che si semina e basta, non è vero niente. Raccogliamo solo ciò di cui ci prendiamo cura, sempre.

Matteo Bussola, Notti in bianco, baci a colazione
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Secondo me ci sono solo due momenti decisivi nella vita di un uomo: c’è il prima e c’è il dopo.
Il prima e il dopo non sono uguali per tutti. Conosco persone per le quali il dopo è stato lasciarsi, altre per le quali è stato sposarsi. Per alcuni è stato trovare il lavoro dei propri sogni, per certi invece solo trovarlo, un lavoro.

Per altri il dopo è stato andare a Haiti con Medici senza frontiere. Una volta parlai con un vecchio, che avrei solo avuto voglia di abbracciarlo per tutto il tempo, e mi raccontò di quale dopo fosse stato essere liberato dagli americani, e di come al contempo ci siano cose che annullano tutti i dopo e offuscano molti prima, che mentre le vedi ti azzerano il futuro per sempre.

Matteo Bussola, Notti in bianco, baci a colazione

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…so che ogni relazione s’inventa ogni giorno, e il torto più grande che puoi fare a te stesso, e agli altri, è proprio quello di crederti invincibile.

Matteo Bussola, Notti in bianco, baci a colazione
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Essere padre è un’esperienza crudele.
Tua figlia avrà otto anni una volta sola e quattro anni una volta sola e due anni una volta sola, mentre ti trovi ad assistere ogni giorno, ogni ora, ogni minuto a una serie di spettacoli per i quali non sono previste repliche.

Tu fra i trentacinque e i quaranta consumi nuove esperienze, fai cose, ma ti sembra nella sostanza di rimanere la stessa persona. Mentre loro tra i due gli otto anni imparano a parlare, a scrivere, ad articolare ragionamenti, sviluppano gusti e indipendenza di giudizio. Diventano.

La cosa che non sai è che non è vero che tu resti la stessa persona. Perché mentre loro imparano la vita, tu impari a essere padre, cioè impari la tua seconda vita.

Che vuol dire smettere di essere e cominciare a esserci, sapere che quel che c’è passerà presto, riuscire a cogliere la fortuna di quel sorriso tutto per te anche quando sei stanco, la bellezza di quel gioco anche se sei nervoso, la meraviglia di quei sedici chili che vogliono dormire solo addosso al tuo sterno anche quando sei devastato dalla stanchezza e daresti di tutto per dormire a pancia sotto, senza una manina che ti rovista il naso.

Il fatto è che le tue narici saranno uguali anche fra cinque anni. Quella manina invece no. E pure quella voglia di dormirti addosso se ne andrà, e tu maledirai ogni giorno che non ti sarai goduto, ogni carezza non fatta a quei capelli quando ce li avevi lì a portata, e quando lo spettacolo si sarà spostato su altri palcoscenici in cui non potrai essere presente, quando non sarai più in prima fila ma fuori dalla porta, dormirai apposta sulla schiena solo per ricordare.

Essere padre t’insegna a stare sul pezzo, sempre. So che ci sono persone che lo fanno lo stesso, che non hanno alcun bisogno di avere figli per saperlo, è di sicuro una questione di attitudine e intelligenza. Una roba individuale, come si dice. Ma io, che non ho mai brillato per arguzia, l’ho imparato solo così.

Matteo Bussola, Notti in bianco, baci a colazione
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Una volta ho letto che una coppia muore se non cresce insieme. Non è vero. Insieme non è fondamentale. Muore quando uno dei due non riconosce la crescita dell’altro.

Le sue pause e i suoi tempi. Una coppia si fonda principalmente sulle attese, che è il motivo per cui molte persone si lasciano. Accettare che ci sia solo quel che c’è, certi giorni è devastante. Vorresti di più, proprio in quel momento lì.

Matteo Bussola, Notti in bianco, baci a colazione
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Sai una cosa […]?
Per quanto uno possa diventare grande, se vuole può restare piccolo lo stesso. Anche da adulto. […]
Basta continuare a fare le cose che ci piacciono di più.

Matteo Bussola, Notti in bianco, baci a colazione
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…l’amore, alla fine, è sempre una distanza da coprire. Quando è poca puoi gettare un ponte. Quando è tanta, c’è sempre almeno uno dei due che si deve fare un bel pezzo a piedi.

Perché in una relazione c’è sempre chi si sposta più dell’altro, chi è più disponibile a uscire dal suo sé per mettersi in gioco e avventurarsi sul terreno sconosciuto e scivoloso dell’incontro.

È la ragione per cui a tutti nella vita, prima o poi, capita di diventare il rimpianto di qualcun altro. Succede quando chi ti rimpiange si rende conto troppo tardi di non aver accettato la scommessa di fare il suo pezzettino di strada. Gli amori migliori sono quelli in cui ci si sposta insieme, partendo da distanze lontanissime, certe volte solo intuendosi.

Annusandosi a chilometri oppure anni di distanza. Per poi incontrarsi d’un tratto perfettamente al centro, come si fosse sempre stati lì in un punto in cui uno più uno non fa per forza due, può fare anche trecentoquarantasette. Perché l’amore non è mai una somma algebrica perfetta…

Matteo Bussola, Notti in bianco, baci a colazione
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La primavera è la vita che torna, sfacciata. L’inverno è la vita che cova, indomabile. La primavera è il pulcino che sogna la sua immagine mentre si forma poco per volta, si prende il tempo, respira sotto la neve intuendo appena la luce del mondo.

La contrapposizione tra quel che è e il momento in cui tutto può ancora diventare.
Il bivio. […] L’attimo prima del primo passo, nel primo minuto del primo giorno del resto della vita che stai per scegliere.

Matteo Bussola, Notti in bianco, baci a colazione
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Mentre loro imparano la vita, tu impari a essere padre, cioè impari la tua seconda vita.

Che vuol dire smettere di essere e cominciare ad esserci, sapere che quel che c’è passerà presto, riuscire a cogliere la fortuna di quel sorriso tutto per te anche quando sei stanco, la bellezza di quel gioco anche se sei nervoso, la meraviglia di quei sedici chili che vogliono dormire solo addosso al tuo sterno anche quando sei devastato dalla stanchezza e daresti di tutto per dormire a pancia sotto, senza una manina che ti rovista nel naso.

Il fatto è che le tue narici saranno uguali anche tra cinque anni. Quella manina invece no.

E pure quella voglia di dormirti addosso se ne andrà, e tu maledirai ogni giorno che non ti sarai goduto, ogni carezza non fatta a quei capelli quando ce li avevi lì a portata, e quando lo spettacolo si sarà spostato su altri palcoscenici in cui non potrai essere presente, quando non sarai più in prima fila ma fuori dalla porta, dormirai apposta sulla schiena solo per ricordare.
Essere padre ti insegna a stare sul pezzo, sempre.

Matteo Bussola, Notti in bianco, baci a colazione

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RECENSIONI

Leggere questo libro è un’ “Opportunità”.
Credo che nessuna recensione possa rendergli giustizia.



Matteo Bussola ci apre una finestra sulla sua casa, lavoro e famiglia e con semplicità ci mostra le sue avventure quotidiane, facendo sentire il lettore compreso.

Esatto, è così che mi sono sentita, compresa.

Con leggerezza e dolcezza si racconta, espone i suoi dubbi, a volte le paure, i sorrisi, l’amore, e intanto nel mio cuore si è aperto un varco perché la prospettiva cambiava sulla mia vita.

Seguo Bussola sui social e ho ritrovato la stessa identica persona che scrive sui suoi profili (cosa per niente scontata), con esperienze diverse solo perché gli anni sono passati, ma con lo stesso cuore che ci mette in ogni suo post.

Quando ho cominciato a leggerlo non mi ha lasciato subito quel senso di appagamento, è stato un percorso.
Inizialmente ho pensato persino di aver sbagliato libro e di dovermi dedicare ad altro.

Poi una chiacchierata con un’amica mi ha rimesso

sulla carreggiata giusta.
“Ogni libro arriva al momento giusto”.
Ci ho creduto con tutta me stessa a queste parole e non sono stata delusa, anzi…


Posso dire sinceramente che questo è il libro di cui avevo bisogno!
Avevo bisogno di spontaneità, semplicità, di qualcuno che non giudicasse e che fosse una vera boccata d’ossigeno in quelle giornate “faticose”; che mi facesse cambiare prospettiva ma che mi desse una buona motivazione per farlo.

“Notti in bianco, baci a colazione” è sicuramente un’OPPORTUNITÀ da cogliere.

©AnnaRLe frasi più belle dei Libri…

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